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martedì 9 luglio 2013

Il mio pensiero..

Vorrei vivere di parole, farmi abbracciare, avvolgere dalle lettere, da segni grafici di ogni tipo.
Non mi sono ancora scomposta, e non ho nessuna intenzione di scrivere col mio sangue per rendere più complicità alla mia passione.


Martedì 9 luglio 2013

Guardo la pala della Vortice girare incessantemente sopra di me.
Quattro pale di candido legno venato.
Ruotano in senso orario.
Sempre lo stesso letto.
Sempre lo stesso lato.

Mi sento in una spirale.
L'Inizio e la Fine.
Il Bianco e il Nero.
Il Bene e il Male.

Stiro senza sosta, svuoto l'armadio.
Sistemo tutto quello che mi lega ancora a lui.
Domani farò le valige.
Russia.
Parto.

Lui non vede l'ora che io me ne vada.
Lo sento.
Lo vedo.
Fa di tutto per rendermi le giornate amare, ma non mi importa, non mi importa di niente.

Vivo.
Respiro.
Mangio.
Riesco ancora a ridere.
Non sono più capace di restar.
Fingo sorrisi.
Così tutti ne sono soddisfatti.
Racconto bugie.

Ancora 1 giorno.
Un giorno  a Torino.
Tre giorni per la Russia.
Ritorno a casa.
Alla mia Nazione.
Alle mie Origini.
Al mio Sangue natio.

Sento i suoi passi sul pavimento di cotto.
Non mi spaventa più niente.
Sono pronta ai suoi sbalzi d'umore.
Al trovare pillole in astucci di caramelle.
Sono pronta a leggere messaggi di EX.
Sono pronta ai tradimenti.
Alle sue amiche sposate e sfacciate con cui si intrattiene.
Sono pronta a salutarlo.
Sono pronta davvero a non tornare?
Sono davvero così forte?

Full immersion nella recessione tecnologica.
Niente televisione.
Niente internet.
Niente musica.
Niente birra rossa.
Niente Droghe.
Libri.
Ottimi libri e passeggiate nei boschi che ho tanto sognato.
Rivedrò mia nonna.
Mio fratello.
Lo porterò a prendere un gelato.

O forse non vedrò l'ora di ritornare a Milano.

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