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mercoledì 26 giugno 2013

Sbigottito

Tu non mi conosci,
 Leggi queste parole.
Le leggerai molte volte nell'arco della tua vita, quasi senza poterne fare a meno.
Non le capirai.
Veniamo da mondi diversi.
Esperienze diverse.
Epoche diverse.
Siamo come poli opposti dello stesso pianeta.
Legati e indivisibili.
MA pur sempre inavvicinabili.


Ho provato a parlarti dal vivo, la voce mi si spezza, come un bicchiere quando provi a lavarlo e sai già che sfregandolo troppo potrebbe rompersi, ma lo fai ugualmente, rischi, perchè è quell'adrenalina che ti porta a continuare, e perciò io continuo a parlare. Ma non mi capisci, come potresti.
Tra fiumi salati che solcano il mio viso, vedo un tenero sorriso, un animo innocente mi fissa, mi chiede  del latte, ma io non sono sua madre, e la mia è a duecento chilometri di distanza .
Follia.

"Spiegami cosa ti è successo questi anni.-Non c'è niente da spiegare, tu non c'eri e qualcuno ha pensato bene di prendere il tuo posto -Ma con quale faccia tosta?-Con la stessa che hai avuto tu a sparire"

Mi abbraccia.
Mi da un tenero bacio sul naso.
Mi trattengo.
Sto per scoppiare.
Sto per gridargli contro tutto il veleno che ho tenuto dentro per una decade.
Riesco solo a dirgli che, permettendo, io non lo conoscevo, e lui non conosceva me, non sappiamo chi siamo.
Ed è inutile insistere.

Mi guardi sbigottito.
Non ti aspettavi tale spavalderia dalle mie labbra.

Sono cresciuta.
Senza te.
E nonostante siano 2 anni che ci parliamo, non sembra essere cambiato niente nella  mia vita.

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