Tu non mi conosci,
Leggi queste parole.
Le leggerai molte volte nell'arco della tua vita, quasi senza poterne fare a meno.
Non le capirai.
Veniamo da mondi diversi.
Esperienze diverse.
Epoche diverse.
Siamo come poli opposti dello stesso pianeta.
Legati e indivisibili.
MA pur sempre inavvicinabili.
Ho provato a parlarti dal vivo, la voce mi si spezza, come un bicchiere quando provi a lavarlo e sai già che sfregandolo troppo potrebbe rompersi, ma lo fai ugualmente, rischi, perchè è quell'adrenalina che ti porta a continuare, e perciò io continuo a parlare. Ma non mi capisci, come potresti.
Tra fiumi salati che solcano il mio viso, vedo un tenero sorriso, un animo innocente mi fissa, mi chiede del latte, ma io non sono sua madre, e la mia è a duecento chilometri di distanza .
Follia.
"Spiegami cosa ti è successo questi anni.-Non c'è niente da spiegare, tu non c'eri e qualcuno ha pensato bene di prendere il tuo posto -Ma con quale faccia tosta?-Con la stessa che hai avuto tu a sparire"
Mi abbraccia.
Mi da un tenero bacio sul naso.
Mi trattengo.
Sto per scoppiare.
Sto per gridargli contro tutto il veleno che ho tenuto dentro per una decade.
Riesco solo a dirgli che, permettendo, io non lo conoscevo, e lui non conosceva me, non sappiamo chi siamo.
Ed è inutile insistere.
Mi guardi sbigottito.
Non ti aspettavi tale spavalderia dalle mie labbra.
Sono cresciuta.
Senza te.
E nonostante siano 2 anni che ci parliamo, non sembra essere cambiato niente nella mia vita.
mercoledì 26 giugno 2013
Ricordati di noi..

Ti ricordi quelle corse con il cuore in gola
Quando ti aspettavo all'uscita dalla scuola
Quando tutto ci sembrava non potesse mai finire...
Ti ricordi quando coricati sotto il sole
Quando un bacio interrompeva tutte le parole
Quando noi dall'alto uniti guardavamo il cielo
Non sapevamo che a volte
il destino decide per noi
Io non mi dimentico
dei sogni irraggiungibili
Degli attimi lunghissimi
a superare il vento
Io non ti dimentico
perciò non farlo neanche tu
ricordati dovunque sei
ricordami... ricordati di noi...
Ogni tanto passo ancora sotto casa tua
E quando penso che il destino ti ha portata via
Il dolore spinge fuori le mie lacrime... credimi
Che mi manchi tanto adesso oggi come allora
Dimmi che non senti che l'anima tua vola
Ti respiro e tu mi sfiori impercettibile
Non lo sapeva il destino
che noi siamo più forti di lui
Io non mi dimentico
dei sogni irraggiungibili
Degli attimi lunghissimi
a superare il vento
Io non ti dimentico
perciò non farlo neanche tu
ricordati dovunque sei
ricordami... ricordati di noi...
...na na na...
sabato 22 giugno 2013
...Pensavo
Giorni a Torino con Giò.
Incazzature.
Un italiano in casa di Russi.
Un mondo nuovo.
Un viaggio in Russia a Luglio.
Un uomo che non so di voler amare.
martedì 18 giugno 2013
Almeno credo di no
"Nel momento in cui hai determinato che cosa vuoi, hai preso la decisione più importante della tua vita."
Douglas Lurtan
Douglas Lurtan
Mi viene solo da dire..Ma tua mamma?.
Solo che è un pò troppo infantile e non insisto.
Donna razzista.
Ci mettiamo le mani addosso.
Vince il più forte.
Gioco a rugby, scopro la bellezza del terzo tempo.
Discorsi sensati. Ci siamo lasciati. Ci lasciamo. Ci riprendiamo. Come degli elastici.
Si riprende il telefono che mi ha regalato.
Non regalarmi più niente.
Rompo il pc.
Uso il suo.
Ho chiuso definitivamente con LUI.
Non ci vediamo più.
Non ci siamo salutati.
Vivo bene lo stesso.
28 persone su 100000 muoiono di polmonite in Europa ogni anno. Io no.
Dovrei andare alle terme. Non ci andiamo. Almeno credo di no.
Donna razzista.
Ci mettiamo le mani addosso.
Vince il più forte.
Gioco a rugby, scopro la bellezza del terzo tempo.
Discorsi sensati. Ci siamo lasciati. Ci lasciamo. Ci riprendiamo. Come degli elastici.
Si riprende il telefono che mi ha regalato.
Non regalarmi più niente.
Rompo il pc.
Uso il suo.
Ho chiuso definitivamente con LUI.
Non ci vediamo più.
Non ci siamo salutati.
Vivo bene lo stesso.
28 persone su 100000 muoiono di polmonite in Europa ogni anno. Io no.
Dovrei andare alle terme. Non ci andiamo. Almeno credo di no.
venerdì 14 giugno 2013
...Che poi a Giugno piove.
" Un comignolo squadrato.
Un riflesso.
Una finestra.
Il vento.
La pioggia
Giugno.
Che poi a giugno piove.
cit-Kimchestasulcessoafumarelesigaretteslim"

Preparo le mie cose, le divido in cose invernali, cose che non so perchè tengo ancora, cose da dare a mia madre, cose gioielli, cose smalti, cose scarpe, cose borse. Le impacchetto tutte quante e aspetto.
Un riflesso.
Una finestra.
Il vento.
La pioggia
Giugno.
Che poi a giugno piove.
cit-Kimchestasulcessoafumarelesigaretteslim"
"Ci eravamo incontrati perché doveva succedere; e anche se non fosse stato quel giorno, prima o poi ci saremmo sicuramente incontrati da qualche altra parte."

"
- Le fa ancora male?
- A volte.
- Le cicatrici non se ne vanno mai, non è vero?
- Vanno e vengono, credo.
(Il prigioniero del cielo - Carlos Ruiz Zafòn)"
Nell'ultimo periodo ho sempre mal di testa, un incessante martellio alle tempie, quasi a volermi perforare l'osso. Il sole sembra essere apparso nelle nostre vite, anche se con troppa veemenza, quasi come il rosso dei miei capelli.
Sento delle urla, sento la solita voce, mi sale il solito nervoso.
Preparo le mie cose, le divido in cose invernali, cose che non so perchè tengo ancora, cose da dare a mia madre, cose gioielli, cose smalti, cose scarpe, cose borse. Le impacchetto tutte quante e aspetto.
giovedì 6 giugno 2013
Troppo lontano dalla memoria
"Tu sei una merda e un giorno riceverai quello che ti meriti.
Ho capito la tua strategia, stare qua, fino a che finisci la scuola per poi andartene.
Peccato tu non abbia niente a cui tieni in questa vita, perchè sennò ti farei vedere quello che si prova."-cit. Giòpienodisoldichesilamentaperungraffiosulcomodino.
Eppure nella sua piccola ignoranza, ha ragione.
Senza rendersene conto ha dato vita a molti miei pensieri.
Se solo tenessi a qualcosa.
Se ci penso, non ho un oggetto a cui io tenga particolarmente, forse, al PC col quale scrivo, ma dubito anche di questo.
Non sento LEI da Sabato.
Da quando sono svenuta.
Da quando mi hanno ritrovata semi cosciente a rotolarmi nel mio vomito.
Una bottiglia di vodka.
"Perchè lo hai fatto? Perchè ti odio, non perchè volevo morire."
Che poi morire per così poco, dai mi ci sarebbe voluto di più per il coma etilico o no?.
Ultimamente mi sveglio col sapore dell'alcol in bocca, e la cosa non mi dispiace.
Mi infastidisce il fumo però.
Ho paura. Di diventare come mio padre.
Mi hanno promossa.
Almeno non ho nessun debito.
Mi sento bene.
Voglio lasciare Giò.
Sto scherzando, ma a LUI inconsciamente ho detto di essere stata mollata.
Come gli dico che non è vero?.
...
Ogni volta che esco di casa, penso che potrei involontariamente incontrare l'uomo della mia vita.
Ma che io lo abbia già incontrato?
O che io lo abbia lasciato andare?
Alle volte mi chiedo se T non fosse uno di quelli.
Il mio giocattolino.
Ma io gli avevo detto che ci saremmo dovuti vedere e poi avrebbe potuto chiudere il ciclo.
Non ci ho scopato, mai avrei potuto.
Un abbraccio lo avrei voluto però.
Simpatico.
Un bell'incontro.
Troppo lontano alla memoria.
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