"Vorrei che, tu per me, fossi un colore.
E, a pensarci bene, non saprei neanche che colore affidarti.
Rispecchi il verde, il nero, il viola, il rosso, il grigio.
Il freddo.
Ma di che colore è il freddo?".
Chiudo gli occhi. Sento scivolare lentamente un liquido denso-verde-giallo dalla tazzina del caffè.
Tutto attorno è grigio.
Tranne la sostanza.
Si illumina.
Predomina su tutto.
Una forza superiore alla ragione.
Si rompe, sul bianco del lavello, in mille piccole sfere.
Quasi come fosse mercurio.
Ma è solo olio d'oliva. Acqua.
Il suo scorrere culla il mio respiro.
Quasi fosse noia.
Sento queste parole sgorgare spontanee, senza ragionamento, quasi io fossi solo la mano, e la mente non mi appartenga.
Giovedì, 16 Maggio 2013
Le cose con Giò, vanno. Sembra che stare lontano dalla droga, per una decina di giorni gli abbia fatto più che bene, ma io so come vanno le cose, e questa è solo la quiete prima della tempesta.
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