Finisco di mangiare i finocchi, mi alzo da tavola, dico che sono stanca e mi fa male la testa, in realtà voglio solo uscire dalla cucina, voglio solo distogliere lo sguardo da quelle persone, e da quel cane. Io non amo i cani, e il fatto che lui ronzi attorno al tavolo mi infastidisce, il fatto che lui su quel tavolo ci salga mi disgusta.
Gli e lo dico tutti i giorni, "Giovanni, basta, non ce la faccio più, smettila di far salire il cane sulla sedia, non mi piace che stia a tavola con noi, che mi fissi mentre mangio. Smettetela di dargli da mangiare tutte quelle schifezze, ha il suo cibo, gli fanno male il salame, le noci, il formaggio, e poi domandati perchè gli date le medicine e non gli passa", ma le mie sono solo inutili lamentele, che finiscono nel vuoto. Inascoltate.
Voglio un gatto, voglio un pò di compagnia, dice che non è possibile, perchè c'è il cane, perchè a lui non piacciono. E tutti i miei tentativi di avere qualcuno a farmi compagnia svaniscono nel nulla. Tutti i miei tentativi dal sottrarmi dalla mia solitudine se ne vanno per i cazzi loro.
Penso al mio Loco, al mio tenero e rossiccio gattone, dal passo felpato, dalla spiccata agilità e golosità verso i croccantini della Whiskas confezione viola. Ripenso a quando mi dormiva accanto alla testa, a quando mi faceva compagnia mentre studiavo salendomi sopra le ginocchia e sopra i libri che vi appoggiavo, a quando mi accompagnava alla porta con un miagolio quasi a dirmi: "Buona giornata padroncina e torna presto che ho voglia di essere coccolato"
"Giò, ma cos'hai? Sembri depresso" - "Te ne accorgi solo adesso?"
Mi viene da ridere, non ci posso credere, mi dica di essere depresso! E io? Io che sto a sopportare tutte le sue menate? Che non ce la faccio più a stare con lui, che sono stanca di svegliarmi la mattina accanto alla sua figura, accanto alle sueurla, accanto al suo cane che ci sveglia, con suo padre tutte le mattine alle 6.
Stanca che lui non mi rivolga la parola, che non mi rivolga un sorriso, che non mi dica di uscire fuori a fare una passeggiata, a berci un succo, a mangiare una crepe. Perchè voglio pensare a quanto sia bello essere innamorati, perchè tento inutilmente di fare questo e quell'altro, perchè sorrido anche quando non dovrei, se poi ricevo solo merda!
Penso ad oggi, a come è andata a scuola, a quello che mi ha detto la professoressa di italiano:
"Cos'hai cara? Ti vedo stanca, c'è qualcosa che ti turba? Non ti vedo al 100%, e mi dispiace non poterti dare il solito voto, perchè tu sei una ragazza da otto e oltre, e darti questo sette mi sembra brutto, perchè io con te voglio osare" - " Beh sa prof, ultimamente non sto troppo bene, e...[tutto quello che potrei dirle] niente non so, tutto qua, la mia salute non tende a migliorare" - "Dai allora riprenditi presto, che ti rivoglio bella carica per la prossima volta"
Credo di vivere per collezionare trofei amorosi, per collezionare uomini, e toglierli dalla LISTA dei nomi.
Della serie: "Mi sono fatta Carlo, alto moro, occhi neri, fisico curato, di Milano con poco cervello e tanti soldi", premetto che questo Carlo io non l'ho ancora incontrato e questo era solo un esempio, ma credo che renda l'idea. MENO UNO alla fine.
Se penso a tutti i ragazzi con cui sono uscita mi viene il capogiro, Andrea, Damiano, Marco, Luca, Lorenzo, Simone, Francesco, Erber, Maurizio, Vincenzo, Mirko, Massimo, Giacomo, Edoardo, Mario, Gianpiero, Giuseppe, Matteo, Peo, Giovanni, Stefano, Paolo, Davide, Amerigo, Michael, [quelli di cui non mi ricordo il nome] poi penso a tutti quelli che ogni giorno mi chiedono di uscire, come se io avessi scritto in fronte "Casa di Appuntamenti", come se avessi una sacca in cui conservo la polverina magica con cui spargermi le ali, per poi riversare l'amore che Cupido ha smesso di dare.
"Hey Cupido, io non sono pagata per fare questo lavoro, è il tuo lavoro, e smettila di scoccarmi addosso tutte le tue frecce, e piuttosto cerca di scoccare addosso a qualcun altro la mia di freccia!!!"
Penso che la fine sia vicina, e ne sono quasi rasserenata, quasi pronta a riprendermi la mia vita in mano.
Questa sera, gli ho fatto una semplice domanda, "Giò ma io come mi chiamo? " - "Beh ti chiami Kim ... " mi disse sorridendomi, e io "Kim e come"- "Kim e ...."- "Qual è il mio secondo nome?"- "Ma dai Kim non cominciare con queste stupidagini, che a nessuno interessano, è solo un nome" - "Si ma è il mio, e se non sai neanche come mi chiamo a questo punto non so neanche perchè stiamo assieme"